Autunno sul Monte Fumaiolo

Posted on 5/11/2019
Sul finire del periodo dei colori (“Fall Foliage”), in questo autunno stranamente caldo, pubblico una serie di post dedicati alle foreste più colorate che abbiamo attraversato con le escursioni di Boschi Romagnoli nel mese di ottobre.
Cominciamo con le faggete del Monte Fumaiolo, massiccio calcareo che spicca a sud del territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dalle cui pendici sgorgano le acque che alimentano tre importanti fiumi: il Savio, il Marecchia e il Tevere. La presenza delle tre sorgenti avrebbe dato origine al nome “Fiumaiolo”, divenuto poi Fumaiolo (altre ipotesi attribuiscono l’origine del nome alla nebbia che spesso avvolge la cima del monte o al fumo derivante dal lavoro dei carbonai nelle faggete che caratterizzano le zone sommitali del massiccio).
Il Monte Fumaiolo è una torre di vedetta dalla quale si può ammirare i magnifici panorami sulla rupe di San Marino, sulle alture della Val Marecchia, sulle Foreste Casentinesi e sull’Appennino centrale. Si cammina immersi in foreste di faggio che si alternano ad ampi e panoramici pascoli. Percorrendo la “Via Nova”, partendo dall’abitato di Balze, si può raggiungere l’eremo di Sant’Alberico, unico santuario rimasto in attività fra i tanti che vi erano in zona e testimonianza di una millenaria tradizione monastica.
Tappa irrinunciabile di un’escursione sul Fumaiolo è la visita alle famose Vene del Tevere, le sorgenti del “fiume sacro ai destini di Roma”, la cui posizione spinse Mussolini a spostare i confini regionali (nel 1923) e includere questo territorio in Romagna, sottraendolo alla Toscana. Seguendo i sentieri che scendono oltre la sorgente, in direzione di Balze, si incontra anche la prima cascata che le acque del Tevere formano intraprendendo il loro percorso verso la capitale.
Uno spettacolo di colori e ampi panorami! Torneremo a camminare su questi sentieri nell’autunno del prossimo anno.
Marco Clarici, Guida Ambientale Escursionistica